VI Festival dellOutsider Art e dellArte Irregolare di Torino
Anche quest’anno lo Spazio LAPSUS ha partecipato al Festival dellOutsider Art e Arte Irregolare a Torino. L’intenso cartellone di inaugurazioni, talk e convegni si è svolto dal 30 settembre al 2 ottobre 2021, con mostre ed eventi in presenza che proseguiranno fino al 14 ottobre a Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/Contemporary art ground.
Il festival, giunto ormai alla sua sesta edizione, raccoglie tutte le esperienze di collettivi ed atelier che a livello nazionale si occupano di disabilità e malattia mentale, dando vita a progetti di arteterapia e favorendo la conoscenza degli artisti outsider. Una rassegna per scoprire l’arte e la bellezza nascosta, per far conoscere al vasto pubblico opere di autori e autrici che esprimono la loro sensibilità in modo originale, senza filtri concettuali, senza interessi per la fama o per il mercato.
Le mostre, intrecciando diverse prospettive, propongono un’articolata visione sull’intensa bellezza espressa da mondi fragili e in ombra mettendo in evidenza la produzione indipendente, insolita e irriducibile dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare; le forme d’arte personali e originali sviluppate negli atelier protetti; le pratiche di educazione emozionale e di arte terapia, con un focus specifico al contrasto della violenza di genere proposto e sviluppato nell’ambito del progetto europeo Deep Acts.
Il pubblico ha così potuto accostarsi a immaginari insoliti, alle rappresentazioni di un sentito, visionario e appassionato dialogo con santi, defunti, intelligenze intergalattiche, alieni e altre entità immaginarie e reali non ben identificabili.
Quest’anno Lapsus, oltre a prendere parte al convegno e al talk sugli atelier, ha partecipato alla mostra collettiva che si sta svolgendo presso INGENIO ARTE CONTEMPORANEA che è visitabile fino al 14 Ottobre 2021.
L’esposizione nasce dalla riflessione fatta dai tre atelieristi e curatori del progetto Veronica Cavalloni, Simona Olivieri e Andrea Simonetti. Se c’è una cosa che è mancata, durante questo anno e mezzo, è stato il contatto fisico, il contatto di uno sguardo diretto, la presenza degli altri, la relazione e lo scambio. Ed è da questa necessità di un contatto, dal bisogno di arrivare agli occhi, alle mani, dall’urgenza di andare oltre lo schermo, che è nato il progetto Cartoline / Mail art, uno scambio di idee e creatività, un modo per incontrarsi e confrontarsi e di contaminare le nostre esperienze. Da questo scambio epistolare è nata la mostra SONO ALTRO. SONO ALTROVE. E vado dappertutto che ha visto coinvolti 93 artisti di 15 tra atelier e collettivi, provenienti da tutta Italia (ma non solo), per un totale di 153 opere formato cartolina.