Artisti Lapsus

Gli Artisti Lapsus si propongono, coadiuvati da Andrea Simonetti, come una risorsa, una prospettiva altra per la propria città in un’ottica di dialogo aperto; affinché non ci si dimentichi mai di valorizzare l’immensa luce sprigionata dalle nostre fragilità.
Gli Artisti che frequentano l’associazione Lapsus sono tredici, tutti con età compresa tra i 30 e i 65 anni, con disabilità di tipo fisico sensoriale e psichico medio-grave e con disturbi del comportamento, in particolare agitazioni psicomotorie.

Gli artisti sono: Agostino, Alex, Daniele, Debora, Espedito, Gabriele, Lucia, Massimo, Mirco, Tiziano M., Tiziano P., Simona e Stefania.

Alex

Appassionato di volatili, disegnatore pacato e sempre innamorato, Alex si è sperimentato nel montaggio in photoshop dei disegni suoi e dei suoi compagni, imparando un po’ dell’arte del grafico dal suo maestro Andrea.
Alex, Laurea Honoris Causa ISIA 2002 , ha un cromosoma in più chiamato arte.

Daniele

Un architetto del pennarello, precisione e vivacità lo contraddistinguono nei pomeriggi in studio dove con attenzione porta avanti i suoi progetti artistici trovando sempre una parola dolce per i suoi amici.


Lucia

Positive vibrations, cultura pop, ottimismo, una borsa piena di bambole, modelle delle sue opere arricchite da una pittura estremamente narrativa.

 

Massimo

Due metri e tanta massa creativa, un segno pittorico potente fino a lacerare ogni carta e una tenerezza sorprendente sono il biglietto da visita della new-entry Lapsus 2014.

 

Tiziano P.

Il suo caratteristico e originale segno artistico nasce dalla sua determinazione nel creare opere caricche di contrasti, di colori intensi e vibrati, in una visione optica.
La ripartizione cromatica tipica delle sue opere deriva molto spesso dal suo attento e puntuale utilizzo di matite colorate.
I suoi abbracci forti emozionano.

Simona

Simona sembra resistere con l’arte all’affaticarsi del suo corpo.
Una pennellata e un’atmosfera intima riportata su una tela, trasformano la sua giornata e ci accompagnano verso una riflessione profonda sul valore terapeutico del segno pittorico.


Mirco

Lo spenseriato ed inaspettato Keit Haring dello spazio Lapsus che osserva incantato il suo pennello pieno di colore come se gli parlasse e forse gli parla davvero… appassionato anche di un arte più materiale, legata a chiodi e tavole di legno, ogni volta che lo incontri ti chiede in dialetto come stai.

Stefania

Una bomboniera piena di dolcezza ed emotività: con il suo tratto lieve sconvolge la tela. Un’amante dell’acquarello con cui sfuma tutta la sua emotività.

 

Gabriele

Senigalliese doc, il respiro del suo segno risiede in un gesto pittorico forte ed intenso, pieno di sfumature, come se il suo strumento ballasse con lui in una danza tribale del corpo e dell’anima.


Tiziano M.

Quando l’arte sa plasmare l’invisibile. Tiziano, non vede, non sente e non parla, ma sa rivivere e rivedere disegnandolo, ciò che ha visto da bambino. Calcolando le distanze con l’utilizzo della propria mano, disegna luoghi personaggi ed oggetti con un’abilità ed un tratto sorprendente

Agostino



Il suo gesto molto dinamico e acceso, quasi primordiale, coinvolge la sua tela in un tutt’uno con se stesso.


Debora

Una peperina dai sapori rupestri, con un’alchimia tra terra e spirito grezzo del Filetto, riesce pian piano a far distinguere il suo segno grafico-pittorico che ricorda le trame della campagna.


Espedito

Un caliente spirito partenopeo, viaggiatore dello spirito italiano ad alta sensibilità, osservatore dell’animo e dell’abito. Un rapido segno vivace e penetrante che riesce a creare e dare anima ai sui personaggi.